La chirurgia plastica esiste da molto tempo, ma solo nell’ultimo periodo a causa della necessità che si è sempre più diffusa grazie ai social media di essere sempre perfetti e impeccabili questa pratica è diventata sempre più frequente anche nei ragazzi. La chirurgia plastica si divide in due categorie: quella ricostruttiva, usata per riparare danni causati da incidenti o malformazioni, e quella estetica, che serve per migliorare l’aspetto fisico. È quest’ultima che attira sempre più i giovani.
Per molte persone interventi di modifica dell’aspetto fisico stanno diventando l’alternativa migliore per raggiungere quel modello di “perfezione” che ci viene presentato nei social. Ma i giovani molte volte praticano questi interventi senza tener conto del fatto che sono vere e proprie operazioni chirurgiche che comportano rischi e complicazioni. Come nel caso della ragazza di 22 anni di Lentini che dopo un intervento di rinoplastica (ovvero incentrato sul rimodellare il naso) ha avuto delle serie complicazioni dovute all’anestesia locale che le era stata fatta nel punto in cui si sarebbe dovuto fare il ritocco.
Questo dimostra che operazioni di tal genere non vanno prese alla leggera, anche in considerazione del fatto che si tratta di una pratica irreversibile da cui quindi a conclusione dell’ operazione non si può tornare indietro.
Ovviamente però non esistono solo dei contro, perché una tale pratica per molte persone può essere un modo per sentirsi meglio con se stessi e superare diverse ansie create dal periodo in cui viviamo. Ad oggi infatti chi ha la possibilità economica di fare questo tipo di interventi e ha attentamente riflettuto su tutti i rischi e le complicazioni che possono comportare, non commette a mio avviso nulla di male nel ricorrere a questo tipo di operazione. Quello che però va fatto con un’attenzione molto particolare è la scelta della clinica a cui affidarsi per non rischiare di incorrere in situazioni spiacevoli o addirittura pericolose.