In Italia è sempre al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il lavoro, afflitto pesantemente da serie problematiche come i bassi salari e la mancata sicurezza che provoca incidenti. Come i bassi salari non sono unicamente collegati a scarse qualifiche dei lavoratori, così la mancata sicurezza sul lavoro è da inserirsi in un quadro molto complesso: il mancato rispetto delle norme di sicurezza può colpire chi lavora in professioni sia molto semplici sia molto sofisticate, in attività in cui sono impiegate tecnologie di alto livello o in lavori più recenti, come quello dei rider, in cui è impiegata una vecchia bicicletta.
Si assiste a un generale deterioramento delle condizioni di lavoro, che caratterizza sia datori di lavoro pubblici, come ASL e scuole, sia datori di lavoro privati. Non sembrano importanti le dimensioni del datore di lavoro, che può essere indifferentemente una grande multinazionale che dà in appalto le proprie manutenzioni cercando di spendere il meno possibile o un piccolo artigiano che sfrutta i suoi garzoni.
Da questo punto di vista, le morti sul lavoro non sono che l’estrema conseguenza di violazioni evidenti di norme, approssimazioni, imprudenze di ogni genere. Queste ultime non sono privilegio né di un settore né di un tipo particolare di lavoro, ma si riscontrano ovunque.
Guardando le cose da un altro punto di vista, si può osservare come i rider o gli addetti alle pulizie guadagnino poco e siano incatenati a contratti eternamente precari. I rider, per di più, con l’aggiunta dei rischi connessi con la circolazione stradale.
Meriterebbe ricordare che la legislazione in materia di lavoro è molto articolata e severa in Italia, ma quello che manca è una pubblica amministrazione in grado di farla rispettare: è nota, per esempio, la mancanza cronica di addetti ai controlli sul rispetto delle norme sulla sicurezza.
È anche comprensibile che i politici siano concentrati sull’aspetto legislativo, in quanto membri di assemblee che legiferano, ma non si spiega la loro mancanza di consapevolezza riguardo l’esigenza di applicare le leggi e, se possibile, di farlo attraverso nuovi approcci, nuove idee.
Diversamente si continuerà a deplorare le morti sul lavoro prima che accadono e ad ammutolire a morti avvenute.