Oggi la chirurgia plastica è sempre più diffusa tra i giovani, spesso influenzati dai modelli estetici proposti dai social media e dai mass media. Il desiderio di conformarsi a determinati standard di bellezza può spingere a ricorrere a interventi che promettono di migliorare l’aspetto fisico. Tuttavia, dietro questa tendenza si nascondono questioni di identità, autostima e pressione sociale. Mentre per alcuni la chirurgia plastica rappresenta una via per sentirsi meglio con sé stessi, per altri può trasformarsi in una ricerca incessante di perfezione esteriore, che rischia di mettere in ombra l’accettazione di sé e il valore delle imperfezioni. È importante riflettere su quanto il benessere emotivo dipenda davvero dall’aspetto fisico e su come la società possa promuovere una visione più sana e inclusiva della bellezza.
Gli adolescenti che attraversano una fase piena di insicurezze, si fanno influenzare dai canoni di bellezza e quando si prendono del tempo per guardare loro stessi allo specchio, notano solo quei particolari che non rientrano nella tipologia di ragazzo/a perfetto/a. Seguire la massa in questo caso significherebbe privarsi della propria personalità per diventare una barbie di plastica. Inoltre sottovalutare un intervento di rinoplastica può risultare fatale a causa della disinformazione, come nel caso di Margaret Spada, una ragazza di 22 anni deceduta a causa di un intervento di chirurgia plastica. La giovane aveva scelto lo studio medico tramite Tiktok.
Laura Bordino Martina Marchione classe 3 sez. C