Il termine “Patriarcato”, e tutto ciò in cui esso consiste e rappresenta, affonda le sue radici etimologiche nell’espressione latina “pater familias”, ossia padre di famiglia. Anticamente, appunto nella civiltà latina, la donna aveva un ruolo prettamente relegato all’ambito domestico; le bambine raramente completavano gli studi o avevano la possibilità di portarli avanti fino a raggiungere una certa conoscenza, perché costrette a sposarsi molto, persino troppo giovani. Ad esempio, se nella cultura greca le ragazze venivano date in spose tra i 16 e i 18 anni, in quella latina potevano essere cedute dalle famiglie già a partire dai 12 anni. La donna non aveva il diritto di rappresentare sé stessa innanzi ad una corte in tribunale, e non aveva diritto di parola in questo contesto o addirittura in pubblico. Le donne erano costrette al matrimonio e a dedicarsi alla propria famiglia, e ciascuna veniva cresciuta ed educata solo ed esclusivamente per rivestire al meglio il ruolo di moglie, madre, e badante della casa, sin da bambina, dalla madre e, naturalmente, all’interno del contesto familiare.
Sebbene, soprattutto nel mondo occidentale, la donna è stata in grado di farsi avanti, di delineare la sua posizione socio-politica all’interno della società senza che questa sia, al contrario, definita dal marito, similmente all’antichità, e sia riuscita ad acquistare molti più diritti di quanto non le fossero concessi in passato, ecco che il patriarcato continua ad essere radicato nelle nostre menti e, più stando al quadro generale, nella mente della società. E non è necessario recarsi nei luoghi meno sviluppati o nei Paesi Orientali per sentire storie di donne che vivono condizioni che minano alla loro incolumità e alla loro dignità in quanto individui. Il patriarcato si manifesta ancora anche nei Paesi dove la donna, nel corso degli anni, è riuscita a ritagliarsi il proprio posto nella società. Il patriarcato si manifesta anche nella discriminazione della donna in ambito lavorativo, per esempio nella differenza degli stipendi a parità di ore di lavoro e titolo.
Esso si riflette poi anche nelle azioni portate avanti da tutti coloro che si trovano in una maggiore posizione di potere. Il mettere le donne in una posizione tale da farle sentire costrette a scegliere tra la famiglia e il lavoro è, anche questo, una manifestazione del patriarcato. Costringe le donne a dover rinunciare ad una parte di loro stesse. Anche la decisione governativa di aumentare il prezzo di alimenti per bambini e di beni di necessità delle donne va incontro al patriarcato ed aumenta la sua forza all’interno della nostra società.
Nonostante tutto questo, in ogni caso, come molti passi sono stati fatti durante il corso della Storia, ecco che è necessario e possibile farne di altri. Fino a che la parità di genere non sarà solo un’idea discussa; fino a che vi saranno davvero solo esseri umani, con le proprie necessità e capacità, in relazione al proprio essere in quanto individui. Fino a che i femminicidi, gli stupri per strada, la violenza in ambito familiare… fino a che tutto questo, tutto ciò che insinuatosi nella nostra società ha preso a dilagarsi e a rafforzarsi a danno delle Donne, non prenda a contenersi e ad essere annientato. Ora più che mai, è necessario fare la nostra parte, e comportarci davvero nel modo in cui noi esseri umani siamo tenuti nei confronti di altri esseri umani.