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Nel nostro paese è ormai molto comune sentire al telegiornale notizie sul malfunzionamento della rete ferroviaria, uno dei tanti problemi che affliggono l’italia da molti anni che però sta diventando sempre più grave e intollerabile per le milioni di persone che sono forzate ad adoperare il treno per lavoro. Come è stato accennato questa problematica non è venuta fuori recentemente bensì continua a ripresentarsi da molti anni a questa parte e non sembra neanche che ci si stia impegnando più di tanto per far fronte alle esigenze degli Italiani.

Ora i problemi stanno diventando insostenibili e negli ultimi giorni sono avvenuti eventi a dir poco imbarazzanti: sabato scorso a Milano Centrale è avvenuto un guasto che ha bloccato la circolazione per 8 ore in mezza penisola; durante la settimana queste problematiche si sono replicate nuovamente sulla linea Napoli-Roma, sulla Salerno-Reggio Calabria dove il maltempo ha provocato ritardi di oltre 6 ore e anche nelle altre principali stazioni ferroviarie d’Italia.

Il problema principale non è nella singola causa, ogni giorno diversa, ma nella inadeguatezza delle infrastrutture.

Ovviamente non sono mancati dibattiti tra il ministro dei trasporti Matteo Salvini e l’opposizione che ritiene opportuna la sua dimissione e lo accusa di aver erroneamente scelto di dirottare la maggior parte delle risorse per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina e altre questioni che non hanno a che fare con le ferrovie. Non si è fatta attendere la risposta di Salvini e dell’attuale governo che addossa ai sindacati con i loro scioperi e ai precedenti governi le colpe di questa inidoneità delle ferrovie e afferma che sono stati avviati 1200 cantieri per riparare al malgoverno della sinistra.

Unimpresa ha stimato in 3,16 miliardi i danni provocati ogni anno dai ritardi dei treni. Ora è anche arrivata una nota da parte delle ferrovie dello stato che si dice «consapevole delle ricadute sui viaggiatori» provocati dai 1200 cantieri. Il gruppo ammette che tra le cause dei disagi c’è «l’aumento del numero di treni e di passeggeri», aumentato del 20% in dieci anni. Per questo, sul tavolo del Ministero dei trasporti c’è l’ipotesi di tagliare il 15% dei treni finché i lavori di potenziamento non saranno completati. 

Personalmente, prendendo il treno per percorrere tratte molto lunghe ogni anno, posso dire che non ho mai fatto un viaggio con meno di 20/30 minuti di ritardo e negli ultimi due anni la situazione non è affatto migliorata con treni che si sono dovuti fermare in mezzo all’italia per diverse ore senza sapere se e quando sarebbero ripartiti. Un altro problema è la mancanza di un sistema di treni ad alta velocità nel sud Italia dopo Salerno che non solo allunga di molto tempo la tratta, ma questa grave mancanza è anche pericolosa per la sicurezza dei passeggeri, poiché ci sono ferrovie molto datate che spesso costringono il treno ad andare a velocità non accettabili per il tipo di servizio per cui si paga.

In conclusione la situazione attuale delle ferrovie italiane è inaccettabile, staremo a vedere se gli interventi in atto cambieranno la situazione nel breve termine, ma sta di fatto che non è stato svolto un lavoro adeguato finora.

 

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