Il patriarcato è un sistema sociale, politico, culturale in cui potere è prevalentemente detenuto dagli uomini; si tratta di un vero e proprio problema strutturale della società. Ma questo fenomeno esiste ancora?
Vediamo.
Nel 2023 ci sono stati 96 femminicidi, secondo i dati ISTAT, e credo che in una popolazione di 60 milione di abitanti credo sia molto difficile che si possa arrivare allo zero assoluto, anche perché generalmente un femminicidio avviene entro le mura domestiche dove è più difficile controllare la sicurezza di una persona. Faccio tale affermazione perché se parliamo di 96 femminicidi, stiamo parlando di 96 assassini che sono tali perché lo sono loro, stiamo parlando di persone (sempre se si possono definire tali) che sono convinte che la donna sia un loro possesso, gente incapace di accettare una separazione; ed affermare che sia la società che glielo abbia insegnato è una vera e propria generalizzazione di un fenomeno.
un altro problema nella nostra società il gap salariale tra i due sessi , che può essere dovuto alla frequente specializzazione delle donne in campi che offrono salari mediamenti più bassi, come l’istruzione, la cura, il servizio; alla maternità e quindi anche all’impegno di badare ai figli e ai lavori domestici che la maggior parte delle volte gli uomini non fanno.
In alcuni casi però le donne sono effettivamente pagate meno rispetto agli uomini anche per lavori simili, sebbene in italia esista una legge per la parità salariale, ma non sempre la sua applicazione.
96 femminicidi comunque non sono pochi, equivalgono a più di una vittima ogni 4 giorni, però è anche vero che dare la giusta dimensione al problema serve anche a dargli una soluzione corretta. Difatti i massmedia hanno il potere di mettere una lente d’ingrandimento su qualsiasi argomento vogliano, ingigantendolo, anche perché le morti sul lavoro degli uomini sono 10 volte tanto i femminicidi. E perché allora non hanno 10 volte l’attenzione che hanno quelle altre? La risposta è perché i femminicidi sono crimini che generano un coinvolgimento emotivo maggiore e i media tendono a privilegiare storie che suscitano reazioni forti e che possono essere raccontate in maniera drammatica, mentre le morti sul lavoro, per quanto tragiche, sono spesso percepite come eventi sistemici e meno “personali”.
In conclusione, i femminicidi ci sono ma bisogna dare a tutto la giusta dimensione, riguardo al patriarcato credo che la lotta contro di esso non porti da nessuna parte, tuttavia concentrarsi su aspetti come promuovere programmi educativi nelle scuole e nelle famiglie, potenziare i servizi di supporto per le donne vittime di violenza, rafforzare le leggi sulla parità di genere rendendole più efficienti, offrire maggiori opportunità economiche alle donne per renderle autonome siano tutti dei modi per ridurre i casi di femminicidio.