Patriarcato

IL PATRIARCATO OGGIGIORNO 

Il mondo in cui noi occidentali viviamo oggigiorno maschera i piccoli retaggi e “resti” del patriarcato dietro ad atteggiamenti quotidiani. Il padre che cucina ogni sera per la propria famiglia è un padre premuroso, una madre che lo fa è una madre come mille altre. Il papà che porta il bambino al parco giochi è un papà divertente, una mamma che lo fa è la quotidianità. Gli esempi sono mille, la sfera che riguarda faccende domestiche e bambini è normale che venga rilegata alle madri, mentre è straordinario che venga rilegata ai padri. Retaggi e piccoli atteggiamenti che ci sono rimasti stanno via via sciamando, eppure fino a qualche decennio fa sento le storie di mia madre riguardanti mio nonno, che seppur uomo molto emancipato, non si sarebbe mai sognato di cucinare o prepararsi la valigia per i viaggi di lavoro da solo. Il pater familias, parola latina che indica l’uomo più anziano della casa come unico capo della famiglia, nel mondo occidentale non si trova più come si intendeva ottant’anni fa, ma si trova una sua evoluzione che sta lentamente sparendo. 

Negli ultimi anni, però, si sta scatenando un ritorno al patriarcato come moda, un trend di instagram. Sempre più donne sui social mostrano le loro vite al cospetto dei mariti, della casa, che amano cucinare ed accudire figli e marito. Ciò al contrario di quanto una qualsiasi persona ragionevole potrebbe pensare non genera repulsione, anzi, sta generando una vera e propria ammirazione per le donne che scelgono di sottostare alle decisioni del proprio marito e dedicarsi alla vita domestica. 

Tutto ciò non vuol in alcun modo sminuire la forte presenza del maschilismo che ci circonda, che negli ultimi sembra dilagare come una macchia d’olio. Alcuni, disgustosi, atteggiamenti stanno diventando una moda, forse perché se ne parla di più, o forse proprio perché parlandosene di più si genera una specie di “moda”. Ogni giorno sentiamo di stupri di gruppo, in particolare tra i giovani, femminicidi, maltrattamenti, abusi… e chi più ne ha più ne metta. 

Al contempo, però, riconosciamo finalmente tutta una serie di comportamenti come maschilisti, dal gender gap, alla domanda “Signora lei ha intenzione di avere figli?” durante un colloquio di lavoro. 

Ciò riguarda anche i nostri corpi, siamo obbligata ad uniformarci a dei canoni estetici inventati sulla base dei gusti degli uomini. “Devi depilarti le gambe”, “guarda che brutta quella ragazza così grassa”, “devi truccarti, così sembri stanca”… sono frasi che OGNUNA di noi si è sentita dire migliaia di volte.

Siamo oggetti del desiderio creati per gli uomini, esattamente come Eva è stata creata dalla costola di Adamo. Ma dobbiamo ribellarci. Dobbiamo ribellarci e smetterla di vestirci, pettinarci, truccarci, tenerci con il cibo perché sennò magari potremmo non piacere agli altri perché non ci conformiamo a degli stupidissimi canoni. Dobbiamo farlo per noi stesse. Rispettando l’ambito in cui ci si trova, naturalmente, dobbiamo smettere di pensare che se mi sono messa il tacco 12 e il rossetto, lo sto facendo per uniformarmi ad un canone e per piacere a persone che neanche conosco. Ogni giorno decido come voglio vestirmi e se decido di mettermi la tuta e venire struccata a scuola ho la libertà di farlo, tanto quanto di mettermi la gonna e gli stivali con il tacco. Tale decisione riguarda unicamente il mio umore ed i MIEI gusti estetici, e ciò non autorizza in alcun modo nessuno a dirmi che mi dovrei truccare, o, peggio, che vestita così “me la sono solo cercata”.

I modi per combattere contro una società ancora strettamente legata al maschilismo e che ancora vedere il femminismo come l’esatto corrispondente del primo ma al femminile e che, nonostante stia lentamente sciamando, ha ancora dei tratti patriarcali, sono tanti. Scendere in piazza a manifestare. Rispondere a tono a chiunque ti faccia commenti non richiesti o spregevoli. Denunciare senza la paura di non essere prese sul serio abusi e molestie di qualsiasi tipo. All’educare i propri figli e figlie rendendoli consci di ciò che è giusto e ciò che non lo è. Abituarsi all’idea che uomini e donne devono dividersi in modo uguale le faccende domestiche se entrambi lavorano. Vestirsi come ci piace per noi, e noi stesse soltanto. 

 

Molte di queste cose non sono grandi cose, ma se tutti e tutte davvero le mettessimo in atto sono sicura che i problemi sarebbero molti meno.

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