Noi condividiamo in parte la decisione del dirigente scolastico dell’istituto superiore di Pioltello, cittadina della Lombardia, perchè riteniamo che una nazione civile debba rispettare il credo religioso di altre etnie che vivono, lavorano e contribuiscono alla crescita del paese. Non concordiamo con la circolare emanata dal dirigente scolastico e poi ritirata in cui si chiedeva all’utenza scolastica non praticante la fede mussulmana e quindi non in Ramadan, di non mangiare e bere davanti agli alunni islamici ” in osservanza religiosa”. Riteniamo il nostro disaccordo giusto, perchè il digiuno è un fondamento della religione islamica e pertanto crediamo che alimentarsi e bere davanti ai coetanei in Ramadan non abbia creato in loro desiderio di infrangere le regole imposte dalla loro religione. Siamo concordi nel ritenere che questa elasticità mentale non avrebbe avuto riscontro positivo nei paesi di fede islamica, poco avezzi alle aperture mentali verso gli altri credo religiosi (cattolici, induisti..); infatti in questi paesi è molto difficile professare altre religioni, rischiando di essere condannati al carcere o alle torture. Tantomeno risulta difficile per un credente cattolico praticante poter accedere nelle moschee. Pertanto siamo orgogliosi della nostra civiltà e disponibilità verso i molteplici credo religiosi e rispetto degli esseri umani.

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