I risultati positivi raggiunti dagli atleti italiani, come la vittoria della Coppa Davis, dell’Europeo di calcio del 2021 e le numerose medaglie ottenute nelle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, ci permettono di riflettere a proposito del ruolo dello sport nel nostro paese. Numerosi sono i ragazzi che, fin dalla giovane età, entrano a far parte del mondo sportivo, proiettati soprattutto verso il calcio, che raccoglie il 34% degli under 18 praticanti. Si tratta di un vero e proprio monopolio quello che si è sviluppato negli ultimi decenni in Italia, andando a ridurre l’interesse nei confronti di altre discipline che, con il passare del tempo, sono state messe da parte. Nonostante le vittorie ottenute in ambito mondiale e olimpico dai movimenti sportivi quali lo sci, il ciclismo, la pallavolo, la scherma e altri ancora, ad oggi non si investe in maniera adeguata sul materiale e sugli ambienti di lavoro legati a queste realtà. Si fa molta fatica a trovare dei luoghi in cui creare delle società a causa dello scarso contributo statale e, inoltre, non meno importante, quelle già esistenti si trovano spesso a fare i conti con i problemi derivanti dalla poca manutenzione effettuata. I fondi stanziati in seguito all’emergenza da Covid-19 servono solo a tamponare i danni, non risolvendo di fatto i numerosi problemi strutturali e finanziari delle società che, ad oggi, rischiano di scomparire proprio a causa degli effetti prolungati della pandemia. Inoltre, l’interesse prestato a determinate attività è decisamente in calo, così come lo sono il numero di spettatori. Per incentivare la loro presenza, le federazioni abbassano i costi dei biglietti per assistere ad alcune competizioni che, nonostante tutto, vengono considerate di minor importanza rispetto ad altre che, facendosi forza della loro popolarità, alzano i prezzi ogni anno che passa, guadagnando sempre di più. La discriminazione che c’è nei confronti di alcune attività diventa evidente quando si parla delle piattaforme online che, per avere più visibilità, si concentrano esclusivamente sulle notizie legate agli sport più seguiti. Anche quando, banalmente, si accende la televisione per vedere le notizie di giornata, i servizi riservati allo sport sono sempre incentrati sugli stessi argomenti e raramente si parla delle vittorie degli sportivi meno noti. È naturale che esistano delle preferenze riguardo alle varie discipline, ma non per questo è giusto mettere da parte quelle meno praticate. Proprio per questa ragione, le società più piccole che già fanno fatica a portare avanti il proprio operato, si trovano davanti ad un crescente disinteresse verso le proprie discipline. Tutti gli sport, ognuno a modo suo, non sono solo una questione di benessere fisico o di svago, ma un modo di vivere e di affrontare le sconfitte, un sostegno che, con le proprie regole, ci aiuta a rispettare gli altri, una passione che dovrebbe essere tutelata e garantita a tutti. In Italia siamo ancora lontani da questo ideale a causa di una mentalità votata al guadagno e alla vittoria.

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