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Il PNRR è un piano che mira a indirizzare gli investimenti in diverse aree, per favorire la ripresa economica e sociale dell’Italia dopo il periodo del Covid-19. Un piano ambizioso ma realizzabile, per cui sono stati stanziati 220 miliardi di euro a beneficio di imprese, enti pubblici e famiglie per favorire lo sviluppo dell’intera comunità. Con un totale di 134 ambiti di investimento e 63 riforme vengono migliorate la digitalizzazione, la transizione ecologica, l’istruzione e la formazione professionale, la ricerca, l’innovazione e la sanità. Il PNRR è stato elaborato in base alle linee guida stabilite dall’Unione Europea e deve rispettare criteri di coerenza, resilienza e sostenibilità. Presentato all’UE nel luglio del 2021 per l’approvazione, il finanziamento è stato reso disponibile in Italia per la realizzazione dei progetti previsti. Il PNRR mira non solo a stimolare la crescita economica, ma anche a rafforzare il Paese, rendendolo più resistente alle future crisi e sfide. 

La realizzazione del PNRR richiede una stretta collaborazione tra il governo, le istituzioni locali e il settore privato. La trasparenza e il monitoraggio costante dei progressi sono fondamentali per assicurare che i fondi vengano utilizzati in modo efficace a favore del Paese. Il PNRR prevede programmi di formazione per gli insegnanti, al fine di sviluppare competenze digitali didattiche per integrare efficacemente le tecnologie nell’insegnamento, oltre all’inclusione degli studenti provenienti da contesti svantaggiati. Questo viene affrontato attraverso l’assegnazione di risorse per ridurre il gap digitale tra gli studenti, assicurando che tutti abbiano accesso ai dispositivi e alle risorse educative necessarie per partecipare correttamente all’apprendimento.

Alla fine di aprile, la Corte dei Conti ha redatto il Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica, centinaia di pagine in cui è compresa anche una parte sul PNRR. In questo documento viene dichiarato che fino a oggi sono stati spesi 25,7 miliardi di euro, mentre ce ne sono ancora 165,8 da spendere entro il 2026.

Per quanto riguarda il Piemonte, su un totale di 1363 interventi, ne sono già stati realizzati quasi mille, con quasi 1 milione e 600 mila euro stanziati e oltre 1180 comuni interessati. Quasi 7 milioni di euro per adeguamento sismico, antincendio ed elettrico sono i fondi PNRR impiegati da Città Metropolitana per il Liceo in cui studio, il “Galileo Ferraris” di Torino, e l’Istituto Tecnico “Sommeiller” a esso confinante.

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