È innegabile che a partire dagli ultimi anni stia avvenendo un cambiamento climatico, ma questi fenomeni sono davvero naturali?
Purtroppo la risposta è negativa. Nel XIX secolo l’uomo ha innescato tale cambiamento. Questo a causa del vasto uso di combustibili fossili, petrolio e altre materie inquinanti. L’uso così vasto di tali materiali ha comportato l’emissione di molte sostanze, e in particolare di C02. Così tante emissioni hanno avuto come
conseguenza principale l’aumento delle temperature, ma non solo.
Tutto questo ha ripercussioni enormi, in particolare attraverso le catastrofi climatiche.
È il caso della Toscana (e non solo), che solo qualche giorno fa si è ritrovata allagata. Un fenomeno di così larga scala ha causato numerosi feriti e persino morti, ma oltre ai danni fisici della persona bisogna anche considerare i danni morali. Molti abitanti della provincia sono rimasti scossi dagli accadimenti e in molti casi
hanno ritrovato la loro casa allagata oppure le loro macchine portate via dalle potenti piene dovute alle esondazioni. Nei casi più estremi, come quello del paese di Seano, è stato addirittura necessario fare
evacuare intere famiglie.
Sfortunatamente l’avvenimento riguardante la Toscana non è unico, anzi è solo uno dei tanti. Negli ultimi anni questi episodi si stanno moltiplicando e per questo è necessario trovare una soluzione.
Purtroppo è impossibile far scomparire completamente i cambiamenti climatici, ma è possibile farli diminuire. Infatti, “l’Intergovernment Panel on Climat Change” dell’ONU (IPCC), con un approfondito studio, ha individuato delle diverse soluzioni.
La prima soluzione trovata, è la salvaguardia delle foreste. Gli alberi infatti sono degli organismi che permettono di assorbire la CO2. e migliorano la qualità dell’aria. Per queste ragioni é fondamentale sia salvaguardare gli alberi sia piantarne di nuovi. Il governo potrebbe quindi incentivare i diversi comuni italiani a piantare non
solo alberi, ma anche piante sia per un contrastare il cambiamento climatico sia per valorizzare una città.
Un’altra risorsa per affrontare le emissioni, è la protezione degli oceani. Gli oceani, così come i boschi sono in grado di assorbire C02. È quindi necessario diminuire l’inquinamento marino, per esempio non lasciando i propri rifiuti sulla spiaggia, al fine di salvaguardare le specie animali e vegetali, essenziali per assorbire C02.
È anche importante diminuire l’uso di veicoli di trasporto inquinanti. Piuttosto che l’utilizzo dell’automobile, se possibile, sarebbe preferibile l’autobus oppure, per maggiori distanze, il treno. In
questo modo ognuno può ridurre le proprie emissioni di C02.
Un altro passo fondamentale è quello riguardante il riciclo. Riciclare è però possibile solo se avviene la raccolta differenziata. Questa pratica è già in uso in Italia e anche in molti paesi europei, ma sfortunatamente non è sempre rispettata. L’attività di raccolta differenziata è utilizzata per ridurre i rifiuti e dare nuova vita agli oggetti.
In conclusione, purtroppo ormai sappiamo che questi fenomeni di maltempo con tale intensità sono causati dal cambiamento climatico. Esistono però diverse soluzioni a tale problema, ad esempio la
salvaguardia delle foreste, il riciclo o ancora la diminuzione dell’uso dei veicoli di trasporti più inquinanti.
Per far sì che queste soluzioni funzionino è però necessaria la collaborazione di tutti.
(fonti: https://ecobnb.it e il corriere della sera)
Marianna Duglio, L’angolo del caffè